Identikit di una santa che non passa inosservata: la televisione.

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Identikit di una santa che non passa inosservata: la televisione.

A guardare e a sentire i vari canali televisivi che si alternano per rubare audience, (furto immateriale di consensi non acconsentiti) non so che cosa scegliere fra la banalita’ e la mediocrita’ ,entrambe si arrampicano sgomitando per diventare “estetica” di linguaggio e forma., purtroppo entrambe mi annoiano senza scopo di lucro.

Non so chi sia Fabrizio Corona e non si offenda il sig.Corona se ammetto di non conoscerlo, ma in effetti non  ho mai avuto l’occasione di  dialogare con lui sull’estetica di Kant che non  è Eva Kant moglie di altro presenzialista dei fumetti (diventati la nostra vita in diretta) che di nome fa Diabolik.

In effetti, ammetto  che mi dovrei un po’ aggiornare, ma tra una lite al senato della Repubblica per approvare il ddl targato sicurezza (che non ci mette al riparo dalle alluvioni e dalle trombe d’aria che hanno falcidiato gli abeti rossi padri elettivi dei tanti violini che sviolinano nel mondo ) e un intermezzo ,dove  senza mia colpa, durante il telegiornale mi viene messa su un piatto di plastica da picnic la fotografia di una certa Elisa Isoardi apprendista cuoca non per anoressici  e che non so chi sia , mentre  mi viene spiegato che e’ la fidanzata del vice premier nonché ministro dell’Interno Matteo Salvini e che pare si sia sfidanzata dalla grande nave chiamata “diciotti per sempre”, mi ritrovo impantanata come se fossi su un autoscontro scortata come trasporto eccezionale da una cultura bestiale che mi rifiuto di imparare e che mi viene somministrata con l’imbuto come da piccola mia madre mi somministrava l’olio di fegato di merluzzo .

Tamponata nella galleria del vento del mondo che ingoia sè stesso , irriguardoso dei vari autovelox  che vorrebbero essere degni sostituti del grande occhio che Dio ha installato sopra le nuvole in comodato d’uso meglio noto come  satellite, mi ritrovo alla guida senza patente  dell’insostenibile pesantezza del botulino esistenziale di tante facce scambiate per i santi,, beati o loro delegati del colonnato di S.Pietro (magari qualcuno nel frattempo e’ sceso da questo colonnato per sgranchirsi le gambe  per la pausa pranzo) che non ha al momento sosia in altre parti del mondo (esclusi modellini tipo lego che non sono al momento centri di accoglienza del mondo dell’apparenza), precipitata in una tromba d’aria che mi aspettava come un bottino di guerra per andare via, invoco la fantasia che mi salvi dai continui fenomeni di caduta libera di meteoriti televisive che fanno di tutto per farsi notare, senza che io miope di natura faccia nulla per riuscire a vederle e magari domandare a cachet zero , per quanto tempo ci tormenteranno con il loro delirio di essere immortali..

A questo punto un silenzio cimiteriale cala sui vari salotti televisivi che del silenzio fanno la mancanza dell’audience rapita e tenuta in ostaggio, in attesa che la normalita’ ritorni a dettare il galateo di andare in bagno a fare la pipi’ senza selfie o comunicati stampa idonei a rimettere pace fra il mondo  “fuori” dalla televisione e il mondo   “dentro”.la televisione

Ignoro i confini del fuori e del dentro, sono in mezzo ad un chiacchiericcio che per farsi sentire e’ diventato un urlo da stadio che nemmeno Beethoven sordo di suo potrebbe mai sentire , impegnato com’è ora a dialogare con un intero plotone  di esecuzione di vigili urbani che lo hanno multato per eccesso di sordita’.

Beethoven ha invocato il legittimo impedimento delle sue orecchie e io mi associo unendo alle orecchie anche la mia testa che si e’  messa in congedo per sopraggiunta alterazione mentale, la vostra che continuate a scambiare per il tic di Bruno Vespa, apostolo del vero.. per i miscredenti.

Sollecitato Kant , allertato Aristotele e convinto Nietzsche , il mondo delle idee rivendica la presidenza onoraria del buon senso, semmai non si fosse capito che anche il senso da cattivo voleva diventare buono, ma che sopraggiunti impedimenti di natura strutturale  della televisione ,la santa inosservata che vorrebbe essere guardata, hanno rimandato sine die il momento dell’accelerazione della fantasia, costringendola a piedi nudi a marciare senza sosta come un profugo chela guerral’ha vista in televisione…

L’italia e’ una Repubblica fondata sul chiacchiericcio , una mutazione genetica vuole poi farlo diventare notizia e da quel momento

inizia l’epoca glaciale dei talenti sotto vuoto che per liberarsi usano anche l’apriscatola del mondo dello stupore.

 

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